Le pareti divisorie (o partizioni interne) realizzate in lastre di gesso rivestito possono presentare svariate configurazioni caratterizzate da prestazioni differenti a seconda delle esigenze progettuali richieste. Nel linguaggio comune le pareti divisorie vengono anche definite “pareti leggere” per il peso ridotto rispetto a quello di pareti tradizionali in muratura di equivalenti prestazioni.
Le pareti divisorie devono essere dimensionate, in termini di numero e spessore delle lastre, tipologia e interasse dei profili (guide e montanti), in funzione della destinazione d’uso dell’edificio e nello specifico dei locali e delle sollecitazioni meccaniche cui sono soggette. Il dimensionamento deve tenere conto di:
- altezza;
- sovraccarichi orizzontali;
- azioni sismiche;
- eventuali azioni dovute al vento.
In ambienti non soggetti ad affollamento e per pareti di altezza massima fino a 6,00 m, si può fare riferimento alle tipologie indicate nei prospetti della norma UNI 11424 o nella documentazione tecnica dei produttori; in ambienti invece soggetti ad affollamento o per pareti divisorie a grande altezza è opportuno fare riferimento alle soluzioni studiate dai produttori nonché ricorrere a una verifica progettuale di stabilità meccanica, nel rispetto dei provvedimenti legislativi vigenti.
Il numero e lo spessore delle lastre nonché la configurazione dell’orditura metallica devono comunque essere scelti in funzione delle prestazioni richieste (resistenza alle sollecitazioni previste, isolamento termo-acustico, protezione dal fuoco, ecc.). Per aumentare la resistenza meccanica del sistema si può intervenire aumentando lo spessore della lamiera dei montanti (e talvolta delle guide), diminuendo l’interasse degli stessi o in caso di grandi altezze, realizzando orditure parallele legate con bande di lastre o metalliche, avvitate ai montanti.
L’impiego di sistemi a secco in lastre di cartongesso offre il vantaggio dell’integrabilità impiantistica nell’intercapedine della parete che può essere attraversata da impianti elettrici, termici, idrici, telefonia, ecc. Particolari tipologie di lastre e orditure metalliche consentono inoltre l’aggancio diretto di carichi sospesi (caloriferi, sanitari, mensole, ecc.) mediante impiego di idonei fissaggi o di appositi supporti da collocare in intercapedine tra i montanti.
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Peculiarità esclusiva dei sistemi a secco è la flessibilità: le pareti divisorie possono essere modificate in tempi molto ridotti e con minimi disagi di cantiere (polvere, rumore, macerie pressoché inesistenti) in caso di mutate esigenze d’uso o funzionali degli ambienti. In particolare l’impiego di bande resilienti adesive sotto le guide a pavimento consente di realizzare preventivamente e in continuità le pavimentazioni e successivamente le pareti senza rischiare, in caso di eventuali ristrutturazioni con ridistribuzione degli spazi interni, di trovare dislivelli di quota o fori dei tasselli utilizzati per il fissaggio delle guide.
La parete divisoria si completa infine con la stuccatura dei giunti tra le lastre e la finitura superficiale secondo il livello di qualità previsto in sede progettuale o contrattuale.