Il controsoffitto può svolgere funzioni di semplice finitura del solaio grezzo, di riduzione della volumetria dei locali, ove le esigenze progettuali lo richiedano, o di miglioramento estetico del solaio esistente. La controsoffittatura con lastre di gesso rivestito si presenta con una superficie piana ed uniforme, facile da rifinire. La lavorabilità delle lastre e l’utilizzo di specifici accessori consentono di modellare il soffitto e realizzare velette, onde, volte e altre forme plastiche con risultati estetici singolari.
L’interposizione di un materiale isolante nel plenum tra solaio esistente e controsoffitto (in sottotetti o divisori interpiano) migliora le prestazioni termo-acustiche del sistema che può anche svolgere la funzione di protezione dal fuoco sia in abbinamento con la struttura esistente che in autonomia (membrana).
In relazione alle caratteristiche tipologiche il controsoffitto può essere:
- a semplice orditura - in aderenza;
- a doppia orditura - sospeso;
- autoportanti.
Controsoffitti a semplice orditura - in aderenza
I controsoffitti a semplice orditura sono usualmente impiegati in piccoli ambienti e per limitati ribassamenti e consentono di sfruttare al massimo lo spazio interno in termini di altezza utile del locale. Sono costituiti da una singola orditura di profili paralleli fissati direttamente alla struttura sovrastante mediante appositi ganci, con interposto eventuale materiale isolante (seppure di ridotto spessore).
Lo schema di montaggio dipende dalle prescrizioni progettuali e dalle prestazioni richieste e di norma fa riferimento a quanto indicato nei rapporti di prova/certificati dei produttori; in generale è prevista un’adeguata combinazione tra tipologia e interasse della struttura metallica e dei fissaggi, tipologia, numero e spessore delle lastre di gesso rivestito, nonché tipologia e spessore del materiale isolante.
Controsoffitti a doppia orditura - sospesi
I controsoffitti sospesi sono generalmente costituiti da due serie di profili paralleli posati ortogonalmente tra loro, di cui la prima serie (primaria) è fissata al solaio mediante pendinatura e la seconda (secondaria) è bloccata alla prima tramite ganci o cavalieri.
Tali controsoffitti consentono ribassamenti di quota anche notevoli sia con pendini a molla e barre lisce a occhiello, sia con barre filettate e ganci con bullone filettato. Nel “plenum” si possono interporre idonei materiali isolanti per conferire caratteristiche termo-acustiche al sistema.
Anche in questa configurazione, in funzione delle prescrizioni progettuali, possono essere adeguatamente combinati il tipo e l’interasse della struttura metallica e dei pendini, la tipologia, il numero di strati e lo spessore delle lastre di gesso rivestito, nonché la tipologia e lo spessore del materiale isolante.
L’orditura doppia può inoltre essere realizzata anche con profili primari profilati per consentire l’aggancio “a scatto” dei profili secondari senza l’impiego di ganci supplementari, con la rapida individuazione degli interassi di progetto grazie al passo sequenziale di 10 cm dei ganci ricavati in profilazione sulla guida primaria.
Controsoffitti autoportanti
Tali controsoffitti non sono agganciati alle strutture sovrastanti e sono utilizzati nei casi in cui non si vuole o non si possono fissare i pendini al solaio sovrastante. Sono realizzati con montanti posti “di coltello” poggiati su guide perimetrali di dimensioni e spessori di lamiera adeguati in relazione al peso proprio del sistema e ai carichi applicati.
Vengono impiegati anche, sulla base di rapporti di prova, in caso di esigenze di resistenza al fuoco.